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Legge antiterrorismo e Internet Cafe
All’estero stanno iniziando ad accorgersi della nostra nuova legge antiterrorismo, e non capiscono come mai in Italia non ci sia un movimento di protesta organizzato. Forse perchè come tante altre leggi e leggine, anche questa viene applicata più o meno a caso, e l’italiano medio sa istintivamente come aggirarla senza ripercussioni serie?
Prendete ad esempio le biblioteche pubbliche (almeno quelle milanesi), dove i computer a disposizione sono spesso utilizzati da extracomunitari per accedere a siti porno o blog in arabo con foto e video decisamente preoccupanti (visto in Sormani e Porta Vercellina).
O i diffusissimi Phone Center come quello cui sto ricorrendo io in questi giorni di corso in IBM (dove non esiste collegamento Internet), che hanno sempre uno o due computer e non chiedono nessun tipo di documento dato che almeno una parte dei clienti i documenti non li ha, o non li ha in regola.
12 ottobre 2005 #
Ma esattamente di quali obllighi si parla? Nel post di gadgetopia accennano a tracking dei siti visitati ma non mi sembra che le cose stiano così.
Ti ho linkato comunque (track-back a voce;)
ciao
12 ottobre 2005 #
Antonio, stando a quanto riportato dall'articolo citato da Gadgetopia, sembra che chi offre connettività in un luogo pubblico deve tenere i log di tutto quanto fatto dagli utenti. E una copia dei documenti, in modo da poter associare un'identità ad ogni riga dei log. Mah…
18 ottobre 2005 #
Su interlex c’e’ un bell’approfondimento che spiega quali sono i dati minimi da conservare
cito:
"come minimo tutti i log tipicamente forniti dal router di connessione (non il contenuto dei pacchetti, solo le sessioni attivate) nonché l’associazione fra l’indirizzo IP interno associato ad ogni computer locale e l’identità della persona che lo ha utilizzato in un dato intervallo di tempo"
Inoltre vengono evidenziati alcuni problemi "implementativi" della legge.
Non so a te, ma a me questa pare una legge molto ingiusta e pericolosa che introduce il concetto che tutte le comunicazioni vadano controllate e monitorate preventivamente…
a presto
Mc
18 ottobre 2005 #
Chico grazie del link. Anche a me sembra una legge ingiusta, e anche decisamente inutile:
* con un cellulare ci si collega a Internet ovunque, e non è difficile procurarsi una scheda prepagata (ad esempio su ebay)
* con qualche semplice accorgimento (ad es. un account shell su un qualsiasi server da utilizzare come proxy via ssh) i dati di connessione loggati sono inutili
* con un palmare e una scheda wireless si può usare una delle tantissime (almeno a Milano) reti aperte di uffici e abitazioni in maniera anonima
Tanta apparenza, poca sostanza e un danno per tutti i cittadini. Come la stupida legge sui biglietti nominativi allo stadio, inutile visto che chi va in curva non viene controllato o perquisito (vedi quello che è successo domenica ad Ascoli).
7 novembre 2005 #
sono il gestore di un phone center internet point a roma e dico che è incredibile e terribilmente ingiusta questa legge. ma immaginate cosa significa chiedere i documenti a chiunque entri nel mio negozio anche per fare una semplice telefonata? registrarlo… e la privacy? e se il cliente non volesse far sapere a nessuno chi chiama e quando ha chiamato? il problema è serio e va affrontato vigorosamente. rifletteteci bene.. questo è regime…
7 novembre 2005 #
Salvatore sono d’accordo con te. Sarebbe ora di organizzare un movimento di opinione, ma forse conviene aspettare le prossime elezioni.
A proposito di leggi ingiuste, oggi un ragazzo che gestisce un furgoncino che vende panini e bibite mi raccontava che dei circa 400 furgoncini che sono fuori da San Siro la domenica, solo qualcuno ha la licenza per vendere in quell’area. Licenze nuove non ne danno, e il motivo? Rendono meno delle multe da 100 e rotti euro a botta.
16 novembre 2005 #
salvatore e ludo, anche io sono d'accordo con voi, perchè è una cosa impossibile. identificare una persona è un lavoro dei poliziotti. chiedo scusa ai visitatori per i errori grammaticali perchè sono straniero…………………..
23 novembre 2005 #
salve, io ho aperto, anzi sto cercando di aprire, a bologna un game-point, basato su console e pc….a questo punto dopo 3 mesiassurdi tra questura camere ci dommercio, artigiani e ascom, posso dirvi che nessuno sa nulla e tantomeno ne capisce. Vi spiego, la nuova legge antiterrorismo non implica nulla più di questi pochi dati : dati anagrafici, orario di entrata ed uscita del cliente, registro presenze e licenza antiterrorismo rilasciata dalla questura (assurdo anche questo ente : ci hanno messo 1 mese solo a disegnare la licenza…..tutto pronto, fascicolo pronto, ma solo non piaceva la grafica del cedolino di licenza….ASSURDO….e io ci ho rimesso 2 mesi di spese varie tra affitti, mutuo, connessioni, tecologia comperata e da rivendere per avvento next-gen.) Tutto quello che riguarda tracciati, log, e cronologie, non sono richiesti nella legge anti terrorismo (approvata il 27/7/05 ed entrata in vigore il 31/07/05….o il 30 non ricordo esattamente….)….quindi purtroppo in merito a questo argomento c'è un putiferio assurdo, tanto più che la stessa questura, il giorno della presentazione della richiesta per la licenza, mi disse che potevo aprire tranquillamente, attendendo il temrine massimo dei 60 giorni per avere la licenza. Questo sta a dire che purtroppo si fanno le leggi ma non si sanno applicare, nessuno parla con nessuno, enti preposti ne sono allo scuro e ne lasciano allo scuro pure tutti coloro che dovrebbero dare un servizio al cittadino. Questo è quello che viene fatto in italia per dare man forte ai giovani imprenditori, oltre al nulla più assoluto dal punto di vista tutela finanziaria (qui a bologna nessuna agevolazione finanziaria, tassi idntici alle banche e nulla più). Se non amassi il negozio che sto aprendo mi sarebbe passata la voglia. Nicola info@levelup-bo.it
24 novembre 2005 #
Salve a tutti.
Io sono gestore di un internet point e inizialmente sono entrato in panico per questa legge.
Chiedevo in giro, cercavo su internet, ma trovavo interpretazioni contrastanti e pareri poco chiari.
Poi ho trovato un software che mi ha risolto tutti i problemi in modo estremamente semplice e ad un costo accessibile.
Praticamente questo programma si occupa di:
- bloccare l’accesso alle postazioni, che possono essere sbloccate dal gestore solo dopo che l’utente è stato identificato.
- l’anagrafica cliente permette di inserire anche i dati del documento.
- in automatico il programma memorizza tutti i dati delle connessioni, inclusa la lista dei siti visitati.
- Tutti i dati sono memorizzati in un database protetto (non un file di testo!) e quindi non sono modificabili, così come richiesto dalla legge.
Inoltre con questo programma è possibile gestire anche il credito prepagato senza la necessità di acquistare smart card e lettori di schede.
Se vi interessa potete trovare una presentazione e richiedere una demo al seguente indirizzo:
http://www.pianetasoftware.com/software-internet-point/programma-internet-point.asp
Spero di esservi stato d’aiuto.
Antonio
4 dicembre 2005 #
Io ho visto molto pratica la soluzione della facoltà di giurisprudenza di Perugia.Hanno utilizzato solo software gratuito scaricabile online e un lettore di smart card da 30 euro.Non credo che sia troppo per una legge ingiusta. Ho visitato il sito simmouse.rtx.it e mi sembra che sia tutto gratuito.Chiedono solo una registrazione online.Provate.
9 dicembre 2005 #
ciao a tutti, sono il titolare di un bar paninoteca a Lipari is.Eolie, nel mio locale da anni, prima dell'entrata in vigore della legge anti terrorismo di qualche mese fa, mettevo a disposizione degli avventori del locale 3 postazioni internet. a settembre ho fatto richiesta al questore della licenza, come la legge richiedeva, e i carabinieri mi hanno notificato un documento dove mi si chiedeva copia della richiesta fatta al ministero all'epoca in cui ho aperto. Ma se non bisognava avere nessuna autorizzazione o licenza per coloro che avevano un'attività quale bar ristorante hotel e cosi via , quali documenti in effetti devo presentare per adeguarmi alle nuove normative? Se qualcuno é in grado di darmi delle notizie, cortesemente contattatemi via email poiché non so piu' dove andare a parare. grazie per l'attenzione , tommy
26 gennaio 2006 #
Aiuto… vorrei tanto aprire un'internet point in provincia di roma, ma sto ammattendo! Già ne capisco poco di mio (da dove si comincia?), ci mancava pure questa legge!!!
15 febbraio 2006 #
pas de panic ragazzi, per troppo, doviamo essere contenti dei nostri grandi della G8,quelli che hanno masacrato hitler e hanno preso il suo posto, e per conquistare i bene delle devono masacrare i popoli che dicono NO per il global dell'ocidente, noi che l'abiamo votato i dittaturi di questo secolo, chiedo scusa per il signore antonia che ha ciuso lorecchio al posto di seguire il discorso di quelli che sufrono delle legge del farwest e ha lanciato l'url dle suo sito per vendere i programmi, i ladri autorizzati dell'Italia
24 marzo 2006 #
Ho un internetpoint e sono in procinto di essere visitato dalla polizia postale perchè le generalità da me acquisite sugli utenti a parer delle forze dell'ordine non sono sufficenti.Molto probabilmente ho sbagliato ma visto la confusione generale che c'e' intorno a questa legge antiterrorismo non sarebbe il caso di illuminare meglio gli addetti ai lavori?
19 aprile 2006 #
Davide, che dati avevi chiesto ai clienti? Io prendo solo nome, cognome e n del documento. Partendo da quei dati, qualunque pubblico ufficiale può risalire a chiunque, da quel che so.
2 maggio 2006 #
Ciao ragazzi, qualcuno può dirmi come si apre un internet point, vorrei farlo a Roma ma non so ne i costi e ne dove rivolgermi e i tempi. Qualcuno può aiutarmi perfavore?
18 giugno 2006 #
Avrei intenzione di aprire un piccolo internet e phone center a roma volevo sapere un po tutti i permessi ed il costo di investimento orientativo, e un po tutto quello che c è da sapere visto che non so nulla al riguardo.
grazie a tutti
Katia
29 giugno 2006 #
Ciao, da tre anni ho un internet point a Cesenatico, e le cose stanno così: ormai è chiaro che la legge Pisanu ci impone di essere i "controllori" in vece dei controllori veri, e questo ha portato non poche complicazioni. Questa legge (e soprattutto il regolamento che la spiega) hanno cambiato il nostro ruolo: prima eravamo semplici noleggiatori di un computer, adesso forniamo un servizio di comunicazione e, in quanto tali, siamo responsabili di ciò che succede sulle nostre linee. La legge, quindi, dice che bisogna:
1) identificare tutti i clienti tramite un documento di identità (quindi: carta d’identità, patente o passaporto)
2) CONSERVARE UNA COPIA DEL DOCUMENTO (importante… molti dimenticano di dirlo)
3) associare ad ogni client il cliente che lo sta usando (cioè: se mi vengono a chiedere chi c’era nel computer nr. 8 ieri alle 14.00 io glielo devo saper dire)
4) tenere traccia di tutti gli IP visitati (ovvero: per ogni cliente devo saper dire che siti ha aperto n.b.: non cosa ha visto/fatto, ma dove è andato)
5) conservare questi dati fino a tutto il 2007 (poi si vedrà).
6) (conseguenza) trattare i dati personali secondo la normativa sulla privacy.
Naturalmente tutto vale anche per gli hot spot WI-FI.
A chi ha fino a tre terminali (e non ha un server che li gestisce) la legge dà la possibilità di usare dei registri cartacei per segnare gli accessi; questi registri devono essere richiesti alle autorità competenti, pagine numerate e vidimate. Chi ha più di tre client è obbligato ad avere un server e a fare tutto in modalità elettronica (e quindi un software dedicato che gestisce il tutto).
Passiamo ai documenti necessari per aprire:
1) comunicazione al Ministero delle Comunicazioni
2) collaudo della rete telematica (effettuato da una ditta abilitata) sempre per il Ministero delle Comunicazioni
3) licenza del questore
4) DPS (documento programmatico della sicurezza; annuale) per la privacy.
Diciamo che il tutto è un po’ eccessivo (anche perché come è giustamente già stato detto non credo che un terrorista in Italia non riesca a comunicare via internet per questa legge)… e poi, quanti di voi sanno riconoscere un passaporto falso (lo stesso che non riconoscono neanche all’aereoporto chi lo fa di lavoro)? Io no… ho visto documenti di tutto il mondo e non sarei capace di distinguere un passaporto falso ITALIANO, figuriamoci se mi capita sottomano un documento falso australiano, russo o africano (soprattutto se scritto in cirillico o se si sfoglia dal fondo ed è scritto da destra a sinistra in segni per me incomprensibili)!!! non ne garantisco certo l’autenticità :-)
Però è anche vero che mettere la mia linea ADSL in mano a chiunque senza dare neanche la parvenza di un controllo… beh, non so se mi piacerebbe.
Morale: secondo me la legge è esagerata, ma qualche filtro và comunque messo.
Ciao a tutti!
27 luglio 2006 #
Scusate, a me non è chiara sta storia del collaudo.
Quali aziende devono eseguirlo e che caratteristiche devo avere quelle abilitate?
QUalcuno sa dirmelo?
19 novembre 2006 #
Salve sono in attesa di avviare un internet point nella zona di Potenza.Ancora per poco non avro' il campo adsl,quindi come inizio utilizzerò isdn. E' giusto che ci siano dei controlli…ma x la privacy…che si fa??i clienti scapperebbero!!! Con cosa avete ampliato nel vostro internet point?Qualcuno sa dirmi qualcosa x quanto riguarda le scommesse on line?E soprattutto conoscete un software conveniente e facile per gestire l'internet point? Grazie risp al mio indirizzo.
23 novembre 2006 #
Ciao Francesco io uso Internet Cafe Manager e mi trovo benissimo.
E’ molto semplice da utilizzare, stabile e soprattutto adeguato alla legge antiterrorismo.
Ho avuto un controllo dalla questura e mi hanno detto che è il migliore software che hanno visto.
Se vuoi puoi scaricare gratuitamente la demo da qui:
http://www.pianetasoftware.com/software-internet-point/programma-internet-point.asp
Spero di esserti stato d’aiuto.
Ciao
Mino
3 febbraio 2007 #
Vorrei chiedere: 1) secondo voi per le centinaia di Hot Spot (702 risultanti dal sito) di Telecom e di Tin è stata richiesta la licenza alle Questure competenti? 2) possibile che la legge vale solo per alcuni 3) ho un internet point e ho cambiato quattro software fino a quando non ho installato un software che si chiama Internav che va benissimo. Ciao a tutti
11 febbraio 2007 #
devi aspettare due mezzi per avere la lecenza e deve pagare piu che la spesa del negozio tre mesi daffitto perche non hai ancora lok per aprire lattivita tua :stranissimo :de piu non sai niente de quello che è vietato e de quello che è otorizzato si non chiede informazione de genti che hanno gia questa attivita :de piu rarissimo quello che te da linformazionee che te da la mano …hai dubbio sempre che lattivita va avante o no perche te ammassano con le bolletta esagerate come sempre ..ci va in avante pero ..
21 febbraio 2007 #
ragazzi ho un phone center e sono passato al voip da circa 4 mesi Non pago Telecom,le tariffe sono più basse,funziona na bellezza. Basta con 4,5 8 carrier,che si fregavano unna barca di soldi. Se volete qualche diritta contattatemi vi lascio la mia email giudpr@libero.it
21 febbraio 2007 #
A proposito di internet point io ho preso per le mie 6 postazioni un software che mi è costato 120 euro e 6 cliente al costo di 25 euro ciascuno conforme antiterrorismo
10 aprile 2007 #
Buon giorno sono domenico qualcuno saprebe spiegarmi cosa ci vuole per aprire un internet point e quali costi necessari ci sono?? grazie
17 maggio 2007 #
ciao a tutti..vorrei aprire un internet point..mi interessava sapere se è obbligatorio all interno dei locali avere anche la toilette come nel caso di altre attività o se non vi è obbligo..grazie in anticipo!