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Ricordare per capire
Antonio si chiede “come si è arrivati all’abbrutimento di questi ultimi anni, all’anestetizzazione rispetto a fatti vicini e lontani (ma di cui siamo corresponsabili) che dovrebbero invece ancora farci saltare sulla sedia” e invita a non dimenticare avvenimenti recenti che, soprattutto in un ambiente volatile come la blogosfera, si fa presto a dimenticare. Non solo il fosforo a Falluja quindi (qui il commento di Enrica), ma anche e soprattutto gli avvenimenti di Genova di quattro anni fa, uno dei momenti più bassi (e ce ne sono stati tanti) delle nostre istituzioni nel dopoguerra.
Parlando di fatti italiani, da quando grazie alla lista dei blog (più tardi i commenti sui post delle ultime ore di Enrica/Luca/Luca) ho scoperto comunità destrorse/repubblicane/libertarie come Toqueville, mi chiedo perchè non si organizza una comunità/aggregatore di blog di sinistra o (usando gli stessi termini americanizzanti usati da Toqueville) democratici, specialmente in vista delle prossime elezioni. Non sono mai stato né molto ferrato né molto interessato alla politica, ma le poche convinzioni che ho sono precise e mi farebbe piacere non cedere sempre il passo a chi è più organizzato.
16 novembre 2005 #
Ludo, ma ce fai co ’ste liste…!:)
Però l’idea mi pare eccellente, specie se si racchiude sotto uno stesso cappello un’ala genericamente di sinistra. Io non mi riconosco in un certo populismo e buonismo di blog di sinistra, o di blog "alternativi", né con certi blog di intellettuali di sinistra, ma se si fa una specie di aggregatore di sinistra in grado di influenzare l’opinione politica dei 3 lettori, o in grado di rappresentare una piccola forza d’opinione per i nostri politici, con la quale i nostri politici *debbano* confrontarsi, forse ci sto.
(Dico forse perché già so che mi dovrò tappare il naso per certo finti blog di sinistra di persone fintamente di sinistra….. Ma il fine giustifica i mezzi in questo caso!)
16 novembre 2005 #
Beh, l’aggregatore/comunità potrebbe avere l’"angolo del buonista" con lavagna nera e cappello con le orecchie d’asino, dove relegare i turno i colpevoli…
Scherzi a parte, vediamo se l’idea piace e se magari riusciamo a superare i soliti campanilismi tipo "io mi faccio i fatti miei" o "io sono del giro di Macchianera e con gli altri non mi mischio" ecc. (hint, hint).
16 novembre 2005 #
Mah, sai, in fondo chi ci smena, come dicono carinamente qui a MI, sono loro, chi non si mischia.
Ma cmq iamo liberi: io mi mischio, lui non si mischia, ecc.
La cosa si potrebbe fare uguale, tanto se si aspetta che tutti o molti degli altri recepiscano io non avrei mai studiato Sanscrito!:)
E poi lo sai che se una cosa piace ad uno a due trainanti, moti altri lo seguiranno…
16 novembre 2005 #
Ludo, se attenti qualche giorno, da queste parti abbiamo in serbo una sorpresa sul tema blog/politica… ;-)
17 novembre 2005 #
Alberto che sorpresa? faccela sapere in anteprima…:) almeno qui nel comment
18 novembre 2005 #
Rispondo alla "chiamata alle armi" di Ludo. Con una precisazione: questo è un blog democratico. O liberal. Chiamatelo come volete. Non è un blog "di sinistra". Sono "liberale" nel profondo. Credo nella libertà dell'individuo, politica ed economica. …
18 novembre 2005 #
beh, se Prodi cominciasse un podcast dei suoi interventi già sarebbe una bellissima newsangle, che farebbe percepire alla fascia "vanigliata" (18-24 proprietaria di smart), normalmente disgustata dalla politica, che almeno Prodi è "meno lento" del suo rivale… per quanto riguarda pendodeliri non credo che aiuti molto inserire in un network di sinistra un audio blog con un nome così autoderisorio :-) P
18 novembre 2005 #
PS: come vorrei anch'io una moglie che mi scrive "ottima idea" in un blog pubblico… Mia moglie di solito mi ghigna "pessima idea" in privato… PPS: ma se in privato Ludo parla aramaico e Enrica sanscrito, a casa come vi capite? :-)
18 novembre 2005 #
Eh, effettivamente a volte è un problema: io comunico con il cane (anzi uno dei due cani, a turno), che mentre insegue il gatto (anzi uno dei tre gatti) cerca di passare il messaggio, che viene inoltrato a una pianta in terrazza, da cui finalmente arriva ad Enrica. A volte. A ritroso il percorso è diverso, ma ora mi sfugge…
18 novembre 2005 #
Ahahah!
Il percorso a ritroso è un po’ più semplice: io vado da Ludo e gli dico: "tesoro….blablabla":)
E le Bestie e le Piante stanno a guardare divertite… e schierate, pronte a darsele a gambe in caso di contrattempi!:)
23 novembre 2005 #
Fuori tempo massimo, così mi legge forse Ludo se ha una notificazione dei nuovi commenti ;)
Ci sono un po’ di cause che credo creino questo starsene ognuno per le sue. Per esempio una spiegazione possibile è che il sinistro, che di fondo nei momenti che contano è sostanzialmente disciplinato e manifesta, vota, si mobilita nonostante le obiezioni e i malumori, coi blog trova finalmente l’occasione di dare sfogo al proprio ego e di derogare dal senso di responsabilità. Mentre il destro che è sempre abituato a muoversi in ordine sparso, e pur essendo spesso maggioranza tende a sentirsi isolato e discriminato, in rete tende a fare comunella e a stringersi per meglio reggere l’offensiva nelle varie diatribe.
Poi c’è anche da dire che a questo si somma un problema che la sinistra sconta in genere e al di là dei blog: cioè il fondamentale disagio con la propria identità, che nonostante le feroci divisioni interne è un malessere (e anche una chiave di lettura) di tutte le sfumature di sinistra conosciute: movimentista, istituzionale, radicale, riformista, ambientalista, etc.
La nostra parte di mondo (i cosidetti paesi occidentali) è andata in crisi dopo l’89 e la sinistra per la deformazione che la porta a problematizzare qualsiasi situazione è secondo me sopraffatta da una realtà che mette in crisi ogni lettura tradizionale. A destra sono molto più spicci e in mancanza di tesi e parole d’ordine convincenti, ne accettano volentieri altre più a buon mercato: è colpa dei cinesi, dei terroni, dei delinquenti, dei comunisti, dello stato centralista. Tutto questo paradossalmente porta a una forma di disimpegno e di qualunquismo tutto di sinistra, perché la consapevolezza dei limiti delle proprie chiavi di lettura, porta alla disillusione e a buttare via il bagaglio di valori e di idee e di meriti e di intelligenza che comunque c’è.
E questa cosa si riverbera anche sui blog, con tutto il carico di scetticismo, terzismo e tafazzismo che ne è la conseguenza. Per esempio: lo si vede in questa specie di convinzione che flirtare pubblicamente con idee opposte alle proprie sia un gran indice di obiettività, quando magari è semplicemente il segnale di una gran confusione o di non sostenere con convinzione ciò che si pensa.
Non ti esprimi un giorno, non ti esprimi l’altro, passi sopra a una mariuolata dopo l’altra per non mostrarti troppo partigiano e poi un giorno ti accorgi di stare in una società che a tratti non riconosci più.
Questo anche per dire che il contenuto di molte delle cose su cui bisognerebbe fare blocco, e non lo si fa per timore di sbilanciarsi, oramai ha molto poco di sinistra, molto poco di propriamente partigiano. Perché insomma, quà si parla di legalità, rispetto della costituzione, integrità delle istituzioni, delle basi della convivenza civile, del futuro economico e culturale del paese. Qua si arretra su cose su cui dovremmo trovarci tutti d’accordo, perlomeno come dice Luca tra chi si definisce democratico.
Questo pippotto a parte e tornando alla proposta di Ludo, non sei il primo che ne sento parlarne, segno che l’esigenza c’è. I planet sono uno strumento fantastico e sotto utilizzato al di fuori delle comunità hacker. Lo sono perché permettono di mettere insieme i contenuti senza rinunciare ai rispettivi blog e individualità (infatti basterebbe destinare all’aggregazione solo i post che appartengono a determinate categorie). Da esplorare, da vedere, aspettiamo novità.
ciao
9 marzo 2006 #
un blog aggregator di sinistra è nato: si chiama www.kilombo.org guardare per credere e grazie a ludo per l'ospitalità e la disponibilità