Valentino (conosciuto anche come dialtone) ha appena migrato il suo blog a Luambo, dopo aver aggiunto la compatibilità con PostgreSQL e aver sistemato un paio di bug. Oggi ho registrato i domini per il progetto, credo che in un paio di mesi dovremmo essere in grado di rilasciare una prima versione pubblica.

Stamattina è arrivato l’Iliad che Antonio mi ha mandato in prova, non per farne una recensione dato che ormai è in vendita da un po’ di tempo, ma per vedere se mi viene in mente qualche idea “smanettosa”, dato che monta Linux e ha una comunità di sviluppatori abbastanza attiva.
⇢ questo post continua, leggi il resto
La solita zigzagata notturna questa sera mi ha fatto arrivare su Internet Archive — che non frequentavo da un po’ — seguendo un post su un servizio sperimentale di stampa via Lulu di libri di pubblico dominio (per 99 cents!). Già che ero lì, ho provato a vedere se restava qualcosa delle vecchie pagine della società di consulenza che avevo anni fa e mi sono imbattuto nel mio primo blog, aperto (e chiuso) nel marzo del 2001, che ovviamente utilizzava un programma autoprodotto poi abbandonato per un wiki, e in cui parlavo di… rugby! Il tempo passa, ma le abitudini sono sempre le stesse…
Su un blog che leggo di solito per altri motivi è comparsa una recensione del Kindle fatta dall’autore, che ha già avuto altri lettori di ebook in passato:
The EVDO works like magic. Buying books online with a click, no software required, is the killer feature here, and it’s perfect.
Un’altra recensione (stanno spuntando fuori come funghi ovviamente):
Finally, I go to the “Experimental” menu (the menu bar selector is
weird, but cool!) and choose Basic Web Browser. Enter my blog’s
address. It loads it. Holy moly. Fast. No configuration. Nothing. I
have to collect my jaw from the floor. There’s something to be said for
seamless, and this rivals apple.
Un altro tassello che si aggiunge al mosaico Kindle: il codice sorgente è liberamente disponibile. Come ho già detto, il DRM è inevitabile fino a che gli ebook non saranno un fenomeno di massa. Questo non vuol dire che il Kindle sia un walled garden, la questione è un po’ più articolata di come la raccontano in molti.
Aggiornamento. I libri acquistati su Amazon per il Kindle possono essere condivisi tra più lettori appartenenti allo stesso account, il lettore supporta vari formati aperti (HTML, TXT, ecc.) e ovviamente MP3, eccetera. Un po’ meno di sensazionalismo ogni tanto non guasterebbe mica, specie quando un prodotto è appena uscito e non si sa ancora bene come funzioni o cosa supporti.
Zigzagando in rete (si vede che sono a casa da solo…) mi sono imbattuto in questo “curioso” lettore MP3 cattolico. Costa anche poco, e per sentire la messa in podcast credo non ci sia niente di meglio.
Chissà, magari ne ordino un container per la prossima convention di CL…
Stavo andandomene a letto, quando dall’agregatore è balzato fuori un post di Roberto sulla pizzata comasca che chiude con un elogio a Terragni. Ho iniziato a scrivergli un commento ma alla fine diventava un po’ lunghetto, così ho pensato di farne un post e corredarlo magari di qualche immagine che si capisce meglio.
⇢ questo post continua, leggi il resto