La rivoluzione è alle porte
Da accanito consumatore di libri in formato elettronico non dovrei dispiacermi, ma quando stamattina ho letto del nuovo progetto di Google per informatizzare la biblioteca di Harvard mi è venuto il magone. Di fronte al più bello e prestigioso edificio di quella biblioteca ci ho infatti vissuto per quasi un anno, tra gli scaffali dei dieci piani di Widener Library ho passato ore intense ed emozionanti, nei corridoi e uffici sotterranei che collegano le biblioteche principali del campus di Harvard ho macinato chilometri di stupore e felicità. E ora capisco che tutto questo nei prossimi anni sarà destinato a scomparire. I libri verranno spostati in depositi periferici con microclimi controllati, e non sarà più possibile perdersi tra gli scaffali ingombri di cultura e scartoffie a leggere libri dimenticati e impossibili, o immaginare trame e inseguimenti da romanzo giallo. Sto iniziando a capire come dovevano sentirsi i nostri trisnonni agli albori della rivoluzione industriale, e siamo solo agli inizi…..
17 dicembra 2004: ho appena letto un bel post su micampe che commenta le osservazioni di Battelle da un punto di vista tecnologico. Mi chiedo se non ha usato il trackback a questo post invece di linkarmi direttamente perchè i miei trackback hanno problemi…