Codename “Astoria”: Data Services for the Web è il nome di un progetto in incubazione da qualche mese, che rappresenta il primo vero passo di Microsoft verso ReST: “if you could provide a dead-simple way of programming against a relational data store that resides on the internet, what should the programming model look like? Could it be simpler than SOAP-based data access programming?”
Allo stato attuale, Astoria è un add-on per SQL Server che si appoggia sull’ADO.NET Entity Framework. Potete scaricarlo dalla pagina del progetto o, cosa forse più interessante, provarlo live su uno dei quattro database messi a disposizione sui server di Microsoft, tra cui un subset di Encarta. Post originale e commenti qui, via bytesized.
Opacità delle risorse. La pulizia periodica della Inbox fa riemergere un messaggio dove Roy Fielding, teorico del ReST e papà del protocollo HTTP/1.1, fa un po’ di chiarezza sull’opacità delle risorse: “[...] RESTful applications are, at all times,
encouraged to use human-meaningful, hierarchical identifiers in order
to maximize the serendipitous use of the information beyond what is
anticipated by the original application. [...]“ Utile per chi deve sviluppare delle API per dare accesso a un servizio web.
Scaricateli finchè potete. Sto parlando delle fantastiche compilation di Kalil Wilson, una vera e propria introduzione musicale ai principali generi della musica africana e caraibica, dall’highlife alla rumba passando per salsa, soukous e calipso. I miei preferiti? Golden Days Highlife (No. 9) e Ambiance à Congo (No. 1), appena pubblicato.
Scaricateli finchè potete / 2. Meno ecumenico ma non per questo meno interessante il blog di Steve Ntwiga Mugiri, che pubblica alcuni pezzi d’autore conditi da racconti e considerazioni personali. Tra i brani che ho avuto il tempo di ascoltare, la palma d’oro per ora va a Christina dei Maroon Commandos, Mrema di Remy Ongala e la Orchestre Super Matimila, e l’imperdibile Sina Makosa dei Les Wanyika. Qui tutti i post musicali di Steve, ricordatevi di lasciare un commento se la musica vi piace.
Scaricateli finchè potete / 3. Se la musica africana vi lascia un po’ freddini, provate a fare un salto su Breath of Life, dove Kalamu e Mtume ya Salaam prongono pezzi splendidi come I’ll Take You There degli Staple Singers e Simply Beautiful di Queen Latifah e Al Green.
Ho poca voglia e poco tempo di scrivere in questi ultimi giorni, troppo occupato con lavoro, progetti vari (tra cui la prossima versione di LightPress) e Battlestar Galactica. Mi limito quindi a qualche segnalazione, un po’ per non sparire di nuovo un po’ per fare pulizia tra i post salvati su Rojo.
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